Alla Fiera del Libro con Chiara Romerio della Casa Editrice Loescher di Torino

bi-onda:
Chiara Romerio è responsabile della redazione che si occupa dell’apprendimento della lingua italiana per stranieri. Chiara, da quanto tempo fai questo lavoro?

Chiara Romerio:
Sono responsabile del catalogo Italiano per stranieri di Loescher e Bonacci Editore da dicembre del 2014.

bi-onda:
Secondo te, in questi anni, cosa è cambiato nell’apprendimento della lingua italiana?

Chiara Romerio:
Devo dire che il nostro catalogo comprende testi sono dedicati sia all’Insegnamento dell’Italiano come lingua straniera e sia dell’apprendimento dell’Italiano come lingua seconda e sicuramente molto è cambiato nel panorama in Italia a seguito dei flussi migratori e delle esigenze sempre diverse e più complesse da un certo punto di vista che si riscontrano nelle classi.

Credo che una delle grandi novità che sentiamo molto sulla lingua seconda per adulti migranti, ma devo dire anche sull’Italiano come lingua straniera, anche in altri contesti, ad esempio, quelli universitari, è l’esistenza di classi multilivello e multiabilità, quindi con studenti di provenienze diverse, con abilità di partenza diverse, lingue di partenza diverse e quindi necessità, di insegnamento che sia adatto all’utenza multilivello e multiabilità.

bi-onda:
Secondo te qual è la difficoltà maggiore che una persona incontra quando comincia a imparare la lingua italiana.

Chiara Romerio:
Bella domanda …. Credo che dipenda un po’ dall’esigenza. Nel senso che, se sono uno studente universitario e devo compiere un percorso di apprendimento molto rapido, noi ci atteniamo sempre al quadro di riferimento europeo per quanto riguarda i livelli. E quindi devo passare in brevissimo tempo da un livello principianti a un intermedio, allora la mia esigenza sarà dovuta a un ritmo di carattere intensivo e che come studente universitario mi deve portare a determinate abilità e determinate competenze in termine di produzione orale e in termini di produzione scritta.

Se apprendo l’Italiano perché ho necessità in ambito professionale, allora avrò esigenze legate all’acquisizione di un lessico specifico. Noi abbiamo anche un’utenza di migranti adulti, e se devo imparare l’italiano per orientarmi nella società in cui sono e mi trovo a vivere, allora ho necessità di carattere pratico. Ritengo quindi che le difficoltà siano anche legate all’esigenza. Se apprendo l’Italiano per piacere, come molti fanno, ho probabilmente più tempo per impararlo, però sicuramente avrò un interesse legato all’arte, alla cultura e quindi più attenzione alla fase di comprensione, comprensione orale, per esempio.

bi-onda:
Una volta, quando si imparava una lingua, c’erano delle metodologie ben precise. Si imparava la grammatica, c’erano i dettati, e tutte queste cose che per chi vuole imparare una lingua sono forse meno piacevoli nell’apprendimento. La grammatica italiana non è delle più facili per uno straniero. Qual è il vostro approccio?

Chiara Romerio:
Diciamo che un po’ il trend è passato da quello che possiamo definire come lpproccio grammaticale contrastivo a un approccio comunicativo. Io mi sento di parlare dei test e dei manuali che noi pubblichiamo e che sono tutti orientati a un approccio comunicativo, che come dice il nome stesso, porta lo studente ad avere subito dei risultati.

Di conseguenza anche delle soddisfazioni nell’ambito della comunicazione e chiaramente poter iniziare subito a comunicare e quindi, avere delle soddisfazioni, è fondamentale per la parte motivazionale dell’apprendimento.

bi-onda:
Qual è un consiglio che dai a chi vuole imparare la lingua italiana?

Chiara Romerio:
Un consiglio che do a chi vuole imparare la lingua italiana è di cercare il corso e il metodo più adatto alle proprie esigenze. Ci sono tanti prodotti, tanti corsi, tanti materiali che sono sempre più targhetizzati e sono convinta che sia fondamentale trovare ciò che è più adatto a una persona. Se dovessi dare un consiglio, è di cercare il corso più adatto al risultato che si vuole conseguire.

Guardare quello che è l’obiettivo dell’apprendimento, che può essere, come dicevamo prima lo studio in ambito universitario, che può essere orientarsi in un paese in cui si è venuti a vivere, che può essere viaggiare per piacere e coltivare degli interessi. Pensiamo a tutto ciò che ruota intorno al made in Italy, quindi l’interesse per la moda, l’enogastronomia, l’arte, la cultura. Insomma, guardare al proprio obiettivo che può essere di piacere o professionale e cercare il corso più adatto.

bi-onda:
Parlando appunto di gastronomia, cultura e quant’altro, secondo è importante, quando ci si cimenta nell’apprendimento di una lingua conoscere la cultura e le tradizioni di un paese?

Chiara Romerio:
E’ fondamentale. Sì, assolutamente. Lingua e cultura viaggiano in parallelo. E’ un aspetto importantissimo con risvolti, se posso dire, anche pratici perché sì, intendiamo cultura, civiltà, conoscere il made in Italy, la moda e la gastronomia, la storia … è chiaro che l’approccio, anche da un punto di vista culturale, significa fare intercultura e quindi affrontare le situazioni comunicative che sono poi situazioni di vita vissuta con maggiore consapevolezza e di conseguenza con maggior agio nella produzione orale, nel dialogo e nel confronto con l’Italiano.
bi-onda:
Ora spiegaci brevemente perché bisognerebbe usare i testi della Loescher per imparare l’Italiano?

Chiara Romerio:
Per prima cosa perché abbiamo una solida tradizione come casa editrice, nel senso che noi esistiamo da quando è nata l’Italia. La casa editrice esiste dal 1861 e abbiamo portato questa solida e consolidata tradizione e competenza nel realizzare i libri anche nel settore dell’italiano per stranieri.

Abbiamo un’offerta molto varia e qui torno al discorso di prima: la nostra offerta è adatta a diverse esigenze e i nostri libri funzionano, non solo perché abbiamo autori validi e seri, collaboriamo con esperti del settore, ma proprio perché riusciamo ad offrire un ventaglio molto ampio di possibilità.

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