Al microfono di bi-onda la dottoressa Susanne Schüssler, Editor della Casa Editrice Wagenbach

bi-onda alla Fiera del Libro di Francoforte

bi-onda:
Wagenbach è una casa editrice che fin dall’inizio ha voluto mettere l’Italia al centro del proprio programma. Questa affinità verso l’Italia c’è sempre stata fin dalla fondazione della casa editrice nel 1964 oppure è nata lentamente nel corso degli anni?

Dottoressa Schüssler:
L’entusiasmo per l’Italia lo dobbiamo a Klaus Wagenbach, fondatore della Casa Editrice. Negli anni cinquanta lui studiava storia dell’arte e quindi c’era un forte interesse per l’Italia. Un giorno ha preso la bicicletta e ha deciso di andare a scoprire l’Italia. Dopo aver fondato la Casa Editrice ha pubblicato i primi libri sull’Italia.

bi-onda:
L’Italia è stata raccontata e si racconta in moltissimi modi. Qual è l’approccio e la particolarità di Wagenbach per raccontare l’Italia?

Dottoressa Schüssler:
Noi raccontiamo l’Italia in diverse maniere. In primo luogo l’Italia arriva a noi tramite la letteratura, voglio dire, la pubblichiamo sotto un aspetto letterario. Abbiamo cominciato con autori come Manganelli, Gadda e poi ne sono arrivati molti altri. Ad esempio autori del Gruppo 63 e poi Pasolini e Ginzburg.  Poi c’è stato un momento in cui abbiamo dovuto trovare nuove ispirazioni per riportare la letteratura come noi la concepiamo.

E le abbiamo trovate con nuovi autori. Cito Tiziano Scarpa con il suo primo libro, cito Michela Murgia e molti altri a seguire. Devo dire che noi, però, facciamo molte altre cose: noi ci dedichiamo molto alla storia e alla storia dell’arte italiana. Abbiamo un’edizione di Giorgio Vasari con ben 45 volumi e ci sono voluti circa dieci anni per completarla. L’abbiamo terminata due anni fa e ora vantiamo l’edizione più attuale di Giorgio Vasari, che non si trova neanche in Italia. Per attuale intendo che noi l’abbiamo commentata da un punto di vista scientifico. Abbiamo tradotto tutti i volumi e li abbiamo commentati.

Un altro aspetto della nostra casa editrice è di presentare l’Italia come Paese. Ad esempio abbiamo “Inviti Letterari” su Roma, Palermo, Torino, Siena, insomma su diverse città e regioni. Ci sono degli autori, che vivono in queste città e noi gli chiediamo di raccontarci il loro paese, le loro città e i luoghi in cui vivono. Sono inviti a conoscere ed approfondire la letteratura nata in quei luoghi.

E poi un’altra cosa che facciamo sono ad esempio libri di cucina e cito l’autrice svizzera Alice Vollenweider, che ha scritto un libro di cucina dal titolo L’Italia e le sue province e spiega l’Italia tramite la cucina. Anche questa è storia della cultura. Ad esempio il motivo per cui in Toscana si mangiano molte interiora, oppure qual è il confine dell’olio d’oliva e via dicendo.

bi-onda:
A proposito di Inviti Letterari. Quest’anno avete pubblicato un libro: “Un invito letterario a Venezia” …

Dottoressa Schüssler:
… esattamente!

bi-onda:
Venezia è una città che è stata raccontata e descritta un po’ da tutti. Cos’ha di particolare questo “Invito letterario a Venezia”?

Dottoressa Schüssler:
Il nostro è un approccio molteplice. Noi, in primo luogo, dedichiamo moltissima attenzione ai particolari, in quanto, come Lei giustamente dice, di Venezia si è scritto di tutto e di più. Si tratta di una raccolta di 144 pagine. Sono impressioni di autori che vivono a Venezia e che conoscono davvero ogni angolo della città.

E non si sono addentrati molto nella storia di Venezia, sono andati indietro di 50, al massimo 60 anni, raccontando così lo scenario attuale della letteratura. Presentano i luoghi in modo molto accurato e parlano dei temi attuali di Venezia. Certamente un tema importante a Venezia è l’acqua.

Ma non si parla solo di argomenti che sono per così dire oggetto di discussioni quotidiane. Cosa succede, ad esempio, con l’esodo dei Veneziani che abbandonano la loro città? Come cambia l’aspetto della città. Parliamo anche di queste cose.

bi-onda:
Nel 1987 è nata la Collana Salto. Cos’ha di speciale questa collana?

Dottoressa Schüssler:
È una collana di libri molto bella. Il rivestimento della copertina è di lino rosso. Si tratta di una tonalità di rosso creata apposta per noi. Sulla copertina si trova una targa con un’immagine e per poterla incollare abbiamo “affondato” leggermente la copertina. Il titolo del libro e il nome dell’autore sono impressi nella copertina. Usiamo una carta speciale.

Abbiamo curato molto anche la rilegatura dei libri, cosa che oggi non fa ormai quasi più nessuno. Insomma ci impegniamo molto sotto questo punto di vista. A proposito per i trent’anni della Collana abbiamo inserito nella rilegatura un filo rosso. Chi aprirà completamente un nostro libro, scoprirà il filo rosso tra le pagine.

bi-onda:
Qual è stato secondo Lei, l’anno più importante di questa casa editrice “italiana” fra le tedesche?

Dottoressa Schüssler:
Probabilmente …. Il 1970, sì, direi proprio il 1970. Prima del 1970 c’è stata una sì un’onda italiana in Germania. Ci sono state diverse Case Editrici in Germania che allora hanno tradotto autori italiani. Cito la Casa Editrice Piper di Monaco di Baviera oppure la Casa Editrice svizzera Walter. Dopo però l’interesse per l’Italia è po’ diminuito. Nel 1979 noi pubblicammo gli “Scritti Corsari” di Pier Paolo Pasolini.

Molte case editrici tedesche avrebbero voluto pubblicarli, ma non ci sono riusciti. Anche Wagenbach era interessata a una pubblicazione in tedesco, ma solo a patto che noi avremmo potuto modificarli. Si trattava di articoli di giornali.

A volte Pasolini si ripeteva, perché li aveva scritti per diverse testate. C’era bisogno di commentarli, perché i lettori tedeschi avevano bisogno di spiegazioni. Pasolini parlava della società italiana e dell’Italia. Quando poi Wagenbach ha pubblicato questo libro in forma ridotta, modificata e con diversi commenti, fu anche il momento della nascita del partito dei “Verdi” in Germania e Pasolini aveva parlato di molti temi che interessavano anche i “Verdi”. Il successo di questo libro è stato pressoché immediato con 80.000 copie.

E forse questo ha dato il via a una nuova onda “italiana” in Germania. Dopo Pasolini è arrivato Umberto Eco e così si è aperta una nuova porta verso l’Italia.

bi-onda:
Qual è il compito più difficile di un editor?

Dottoressa Schüssler:
Essere curiosa, a volte spericolata, osare, ed essere attenta, saggia e accorta per sopravvivere.

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